Language and culture experience in Dublin
31 july - 4 august
Corso di formazione a Dublino
Una settimana entusiasmante e ricca di stimoli. Un'immersione totale nella lingua e cultura Irlandese, rielaborata con l'utilizzo delle nuove tecnologie.
Language and culture experience in Dublin
31 july - 4 august
Corso di formazione a Dublino
Una settimana entusiasmante e ricca di stimoli. Un'immersione totale nella lingua e cultura Irlandese, rielaborata con l'utilizzo delle nuove tecnologie.
Di questa città ci hanno colpito: i parchi ed giardini incredibilmente verdi e in generale gli ampi spazi come ad esempio le piazze e le strade, evidente segno di una ricostruzione successiva ai bombardamenti dovuti alla Seconda Guerra Mondiale.
In Polonia la storia si può toccare con mano, personaggi ed eventi importanti dal punto di vista storico o culturale vengono ricordati attraverso statue, targhe, cartelli informativi.
Il sistema scolastico polacco è strutturato nel seguente modo:
La scuola "Szkoła Podstawowa" è ampia e ricca di spazi, è presente una bellissima palestra, la piscina, giardini esterni e campi sportivi, un museo sulla Seconda Guerra Mondiale con attività interattive per gli alunni, l'aula informatica munita di una stampante 3D, aule tematiche luminose e spaziose.
Job Shadowing in Repubblica Ceca
Basicly ZŠ Nezvěstice
Dal 24 al 28 aprile 2023
Per la seconda annualità del Progetto di accreditamento, sono andata a visitare la ZŠ Nezvěstice, nel cuore della repubblica Ceca, un paesino di circa 1500 abitanti.
La scuola è molto accogliente, tradizionale, ma con tanta voglia di innovare e di intraprendere Progetti di cooperazione.
Ho seguito principalmente le lezioni di inglese e matematica e di ICT, ma ho assistito anche a lezioni di altre materie: musica, motoria, fisica, storia, geografia.
Grazie alla mia tutor ho scoperto tanti angoli di questo bellissimo e verde paese e ho imparato un po' della sua cultura e della cucina.
Visitare la città di Istanbul è sempre stato uno dei miei sogni.
Così appena si è presentata la possibilità di svolgere un’esperienza nelle vicinanze della città, non me la sono lasciata sfuggire.
Istanbul è una città incredibile. Si estende lungo lo stretto del Bosforo con una popolazione di 15 milioni di abitanti divisi dalla parte occidentale considerata europea e da quella orientale considerata asiatica.
Con l’aiuto della referente abbiamo trovato una scuola disposta ad accogliermi nella parte orientale della città.
Servirebbero davvero tante pagine per descrivere questa esperienza ma evidenzierò soltanto gli aspetti più significativi.
Il primo impatto è stato davvero positivo. Nonostante fossero pochissimi i docenti in grado di comunicare in inglese, hanno provato in tutti i modi a rendere interessante e piacevole la mia permanenza, mostrandomi la loro cultura, il loro modo di lavorare e tra un tè e l’altro il loro modo di vivere.
Tra gli aspetti che mi hanno sorpreso in negativo c’è sicuramente il numero dei bambini nelle classi. Non essendoci compresenze, il docente si ritrova a lavorare con una media di 45 alunni in ogni aula, un numero davvero enorme per riuscire a portare avanti il lavoro didattico.
I bambini con disabilità frequentano le classi speciali. Ma questo non mi sorprende, in quanto la stessa cosa avviene anche nelle scuole della Svezia o della Finlandia (considerate tra le migliori del mondo). Inoltre ci sono tanti bambini siriani che arrivano in Turchia con le famiglie per cercare una vita migliore, ma fanno tanta fatica ad integrarsi per divergenze culturali. Di conseguenza ci mettono mesi e mesi a capire e parlare la lingua turca.
Posso dire che in generale l’organizzazione scolastica e l’edificio della scuola primaria dove ho trascorso la maggior parte delle ore non è molto diverso dalla nostra realtà.
Però negli ultimi giorni del mio jobshadowing ho avuto la possibilità di visitare una scuola secondaria e ho potuto notare una realtà completamente diversa.
Questa scuola era davvero bellissima: un cortile grande e polifunzionale; scale e corridoi decorati e affrescati; aule dotate di ogni confort.
Ovviamente ho pensato si trattasse di una scuola privata, ma mi è stato detto che si trattava di una scuola pubblica a carattere islamico.
Infatti nel primo piano le classi erano formate da soli maschi, mentre nel secondo piano vi erano le classi di sole femmine. Oltre alla bellezza e al confort degli ambienti, sono rimasto veramente stupito dal livello di inglese delle alunne e degli alunni. Mi hanno fatto un sacco di domande con grande proprietà di linguaggio per una classe equivalente alla nostra prima media.
Un’ altra delle sensazioni che la città di Istanbul mi ha regalato è quella di essere ricco 😅
Lo stipendio dei docenti non supera i 550 euro al mese, nonostante il costo della vita sia praticamente uguale al nostro. Motivo per il quale se un docente si presenta in banca con un contratto a tempo indeterminato per chiedere un mutuo, non gli verrà concesso per mancanza di garanzie.
Essendo impegnato tutta la mattina, ho avuto il tempo di visitare la città solo qualche ora del pomeriggio e della sera. Sono tantissime le cose da vedere e richiedono molto tempo.
Non perdetevi la basilica di Santa Sofia, la Moschea Blu, il mercato “Grand Bazaar”, la torre di Galata. Passeggiate nei quartieri di Kadikòy, Besiktas, Sultanahmet e raggiungete in barca la Torre della Fanciulla.
Queste sono solo le prime cose che mi vengono in mente, ma ne troverete tantissime altre.
Buon Viaggio e “iyi sanslar”...
JOB SHADOWING in BARBENTANE
-Francia-
Quarta mobilità ma prima volta in Job Shadowing, tanta emozione ma anche preoccupazione pensando all'allergia che i francesi hanno per la lingua inglese, per altro unica lingua straniera nella quale mi sento un po' più sicura.
L'accoglienza e la disponibilità della collega tutor e di tutto lo staff della scuola mi hanno da subito fatto sentire a casa.
Essendo ancora in servizio non è mancato il raccordo con i miei alunni che sapevano di questo viaggio ed erano ansiosi di avere notizie; li ho tenuti aggiornati con dei brevi video : della partenza, dell'atterraggio e delle giornate trascorse nella scuola di Barbentane
Giovedì, venerdì, lunedi e martedi ho avuto modo dalle 9 alle 16.30 di conoscere i colleghi , gli alunni nell'esperienza a scuola.....
- Critical thinking
- Cooperative learning
- Project-based learning or inquiry-based learning or task-based language teaching
- Nudgin
- Framing
- 90/10 Principal by Stephen Covey
- Trusted teacher
- Teachers wellness
- Blended learning
- Flipped classroom
- Ethical compass or shield
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- Puzzle Gratis Onlinehttps://www.jigsawplanet.com › ...-
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- Popplet | Mind maps made easyhttps://www.popplet.com
- Liberating Structures - Introductionhttps://www.liberatingstructures.com (1-2-4-all)
- LearningApps.org - interaktive und multimediale Lernbausteinehttps://learningapps.org
- STORY CUBES - Genial.ly.https://view.genial.ly › interactive-content-story-cubes
Molto interessanti anche giochi come: Grabolo; Dobble; Story dice; Story cubes.
Abbiamo avuto modo di utilizzare Socrative lavorando in piccoli gruppi e creando dei quiz. E' stato molto interessante.
Altro aspetto importante: una parte del corso è stata dedicata all’educazione inclusiva.
La varietà dei partecipanti e la creazione di piccoli gruppi (sempre differenti) per portare avanti i diversi compiti assegnati, ha permesso la discussione ed il confronto sulle diverse tematiche affrontate. Penso che questa sia stata la parte più interessante e produttiva del corso.
Altro aspetto interessante la realizzazione di attività/gioco per ricaricare le energie dopo la prima parte del corso. Attività utili anche da utilizzare con gli alunni.
1. The floor is lava: divisi in squadre occorre arrivare da un punto all'altro del percorso attraversando il terreno che si finge sia inondato di lava. Esistono diverse versioni del gioco. Maja, la nostra tutor, ha utilizzato la seguente: le squadre dovevano raggiungere il punto di arrivo utilizzando 6 fogli di carta A4 che andavano posizionati per terra per creare una sorta di ponte/passaggio. Regola da rispettare: posizionare sul terreno un foglio per volta, durante il passaggio su ogni foglio doveva esserci il piede di un membro della squadra, al passaggio dell'ultimo partecipante il foglia andava rimosso.
2. Crossing hands. Suddivisi in gruppi da 9 persone, dopo esserci sistemati in cerchi ognuno ha dato la mano alla persona che si trovava di fronte. Successivamente, con gli occhi chiusi, dovevamo afferrare la prima mano disponibile. Una volta riaperti gli occhi l'obiettivo del gioco era quello di sciogliere l'incrocio di mani che si era creato (senza ovviamente lasciare la mano dei propri compagni) e ricreare nuovamente il cerchio originario.
Questi giochi ci hanno permesso di ragionare e potenziare le capacità di problem solving, creare affiatamento all'interno del gruppo e ricaricare le energie per la seconda parte delle attività.
Dublino mi ha accolto con il tramonto delle 22:00, regalandomi il sollievo di non dovermi muovere nella mia prima sera irlandese da sola e a...